Sabato 5 ottobre nello Spazio Ventura XV in via Ventura 15 a Milano, si è aperta la Nikola Tesla Exhibition , mostra interattiva dedicata al famoso genio dell’elettricità.
L’esposizione, organizzata da Venice Exhibiton s.r.l. in collaborazione con il Nikola Tesla Museum di Belgrado, rimarrà aperta sino al 29 marzo 2020.
Occupa uno spazio espositivo di circa 1500 mq ed è la più grande mostra mai organizzata in onore di questo pioniere dell’elettricità.
Una esposizione che vuole raccontare l’intera vita di Tesla, le sue invenzioni e la rivalità con Thomas Alva Edison.
Nello spazio espositivo sono ricostruiti il laboratorio di Colorado Springs, dove nel 1899 riprodusse i fulmini artificiali, e la camera da letto n. 3327 nel New York Hotel, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Sono presenti riproduzioni di macchine di sua invenzione e moltissimi documenti e reperti.
L’elemento più “elettrizzante” è sicuramente un’attrazione finale da 2 milioni di volts.
Nato in un paesino della Croazia nel 1856, fu un ingegnere elettrico, un fisico e un inventore.
Curioso fin dall’infanzia, durante i suoi studi al Politecnico di Graz iniziò ad appassionarsi all’energia e all’idea di controllare la corrente alternata.
Mosse i primi passi nella ricerca del motore a corrente alternata a Budapest per trasferirsi poi negli Stati Uniti, nella società di Thomas Alva Edison.
Purtroppo, le sue idee furono immediatamente bocciate da Edison in persona, ma lui decise comunque di rimanere per proseguire nelle sue ricerche.
I progressi nelle scoperte arrivarono, insieme alle delusioni che lo portarono dopo solo un anno a licenziarsi dalla Edison Machine Works e a fondare la “ Tesla Arc Light Co.” .
Dopo i primi successi arrivò una nuova battuta di arresto : venne derubato ed estromesso dalla società che lui stesso aveva fondato e per sbarcare il lunario, si trovò a fare il costruttore di strade.
Ma la vita è un’altalena.
Arrivò la sua rinascita nel 1887 con l’imprenditore George Westinghouse, fondatore della Westinghouse Eletric Co. con cui trovò un accordo per l’utilizzo dei suoi brevetti legati alla corrente alternata.
Questo fu il periodo della «guerra della corrente elettrica» con il rivale Edison, a cui la mostra dedica un’intera sezione.
Questa guerra, nonostante i tentativi di screditamento da parte di Edison, vide uscire Tesla vincitore, perché fu innegabile il risparmio di energia generato dalla corrente alternata con conseguente diminuzione delle dimensioni dei cavi elettrici e quindi abbattimento dei costi.
La Westinghouse Eletric Co costruì in quegli anni, oltre 30 centrali elettriche e rifornì di energia 130 città. A questo punto l’ingenuità di Tesla per gli affari fece nuovamente capolino.
I soci di Westinghouse decisero di modificare l’accordo con l’inventore, il contratto venne annullato e a Tesla riconosciuto un modesto importo forfettario.
Ma Tesla non si fermò. Applicò i suoi brevetti alla trasmissione wireless di energia e fece una dimostrazione sbalorditiva per quegli anni : pilotò una barca telecomandata. A lui si deve l’invenzione del telecomando.
Dopo l’incendio del laboratorio di New York, nel 1899 si trasferì in quello nuovo di Colorado Springs dove proseguì i suoi esperimenti con l’utilizzo della “bobina di Tesla”.
Morì nel 1943 all’età di 86 anni.
I litigi per i brevetti sono proseguiti anche dopo la sua morte. Non possiamo non citare quello che ha attribuito a Tesla l’invenzione della radio ai danni del nostro inventore Guglielmo Marconi.
Il costo del biglietto è di euro 17,00 dal lunedì al venerdì, ed euro 18,00 sabato e domenica ed include una guida,
Gli orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 9.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle 19.30)
Ventura Milano è un progetto culturale che ha l’obiettivo di sostenere il ruolo del Distretto di Lambrate all’interno della città di Milano.
Vuole essere il collante del quartiere tra arte, industria, commercio, design, innovazione e tecnologia.
Ventura Milano vuole mantenere vivo tutto l’anno un Distretto storico della città, attraverso la promozione e l’organizzazione diretta di attività culturali come workshop, conferenze, mostre e spettacoli di divertimento.
E’ anche un magazine per raccontare quotidianamente una zona di Milano sempre più in fermento ed in continua evoluzione, buttando sempre un occhio a quello che accade nel resto della città.
Ventura Milano attraverso i propri mezzi di comunicazione, magazine ed i propri profili social Facebook , Instagram e Twitter presenterà un quartiere che non vive solo di Fuori Salone.
Nasce da due desideri :
Infatti, l’opinione comune, associa il Distretto al solo Design, come se Lambrate vivesse esclusivamente durante la settimana del FuoriSalone e tornasse a dormire durante il resto dell’anno.
Lambrate è un quartiere in fermento tutto l’anno.
Non è solo Milano Design Week, ma è anche Milano Digital Week e Milano Fashion Week per citare alcuni degli eventi più importanti ed internazionali della Città di Milano.
Mostre d’arte, concerti, sfilate ed eventi di ogni genere si svolgono durante tutto l’anno .
Non è possibile visitare la città e non fare un salto a Lambrate, quartiere che fino al 1923 era un municipio indipendente, separato dalla metropoli.
Fin dagli anni ’30 del secolo scorso, è stato uno dei distretti industriali più importanti e attivi di Milano.
Era sede di fabbriche come l’Innocenti, la Faema e la Angelo Bombelli per citarne solo qualcuna, che da sole davano lavoro ad oltre 5000 operai.
A partire dagli anni ’70 la crisi industriale, ha portato alla chiusura di alcune realtà produttive ed altre si sono delocalizzate in zone più esterne della città lasciando sempre più spazio all’edilizia residenziale.
Con l’inizio del nuovo Millennio, Lambrate ha subito una rigenerazione urbana e architettonica al punto da essere chiamata la “Nuova Brooklyn Italiana”.
Negli anni ‘2000, aprono gallerie d’arte e scuole di grafica, studi di architettura e società di comunicazione, coworking e nuovi locali per il divertimento ed intrattenimento si affiancano a quelli già esistenti.
I capannoni industriali si trasformano in centri per esposizioni, mostre, eventi e fiere del Vintage.
Lambrate è diventata una delle zone centrali del Fuori Salone, l’evento più importate al mondo del design legato all’arredamento che attira designer o semplici appassionati da tutto il mondo.
Via Ventura, Via Massimiano, Via Conte Rosso e Via Sbodio sono le vie “calde” del Fuorisalone di Lambrate.
Oltre 100 mila persone hanno transitato per queste vie durante l’edizione del 2019.
Autofficine vengono trasformate in spazi espositivi, ex capannoni industriali ospitano workshop e mostre di giovani artisti.
Giardini privati e terrazze diventano discoteche a cielo aperto per ballare e socializzare e magari dare origine a nuove idee imprenditoriali.
Oggi Lambrate è uno dei quartieri più alla moda ed internazionali di Milano dove convivono il passato ed il moderno.
Ricordiamoci : “Il Futuro è nelle periferie” cit. Enzo Piano