“ Ridisegnare insieme Milano che riapre” nella Fase2 dell’emergenza causata dal virus Covid19.
Questo l’avviso del Comune di Milano rivolto ad architetti, designer e creativi per aiutare la riapertura delle botteghe storiche, dei mercati coperti e scoperti nonchè di bar e ristoranti e di tutte gli esercizi commerciali al dettaglio.
Già perché la Fase2 per queste attività non si prospetta né semplice o economica.
Secondo i dati di Confcommercio, il commercio al dettaglio di Milano, Monza e Brianza ha subito una perdita di 4.9 miliardi di euro.
Milano e Città metropolitana hanno avuto una diminuzione del 40% del fatturato rispetto alla normalità.
Sono circa 42000 i lavoratori del settore già in cassa integrazione, e senza aiuti rapidi e ingenti il 25% delle attività commerciali milanesi non riaprirà. Parliamo di 3700 attività!
Gli ostacoli alla riapertura riguardano non solo i costi per la messa in sicurezza ma anche la riorganizzazione degli spazi.
Infatti, in base alle direttive Inail e del Ministero della Salute le attività commerciali rivolte al pubblico dovranno adottare delle regole per la sicurezza :
Distanziamento sociale per bar e ristoranti significa una riduzione dei tavoli con conseguente calo del fatturato.
Da qui nasce l’iniziativa del Comune di Milano e promossa dall’assessora alle Politiche del Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani di creare un Albo a cui i commercianti potranno attingere contenente soluzioni, idee o semplici consigli forniti da esperti del settore per la riorganizzazione e ottimizzazione degli ambienti.
Tutti i progetti dovranno rispettare le prescrizioni ministeriali e potranno essere presentati da fondazioni, liberi professionisti, enti pubblici e privati e una volta valutati saranno inseriti nell’albo consultabile gratuitamente.
“Ridisegnare insieme Milano che riapre” è inserito nel documento “Milano 2020 Strategie di Adattamento” che l’Amministrazione ha pubblicato nei giorni scorsi e che espone le azioni immediate o future per la ripartenza della Città dopo l’emergenza Covid19.
Questo documento è aperto a proposte e consigli di tutti i cittadini e verrà aggiornato continuamente.
Si vuole così mettere in contatto i cittadini con l’amministrazione comunale, i commercianti con esperti del settore dell’arredamento, con l’obiettivo di fare ripartire e ridare normalità alla città il prima possibile!
Visitate il sito del Comune di Milano per maggiori informazioni.
Ventura Milano vi terrà aggiornati!
Se #andràtuttobene il 4 maggio Milano uscirà finalmente dal lockdown e, seppur a scaglioni, inizierà a riaprire i battenti.
Nonostante il video motivazionale dei primi di marzo #milanononsiferma , Milano si è dovuta fermare. Il Covid19 non ha risparmiato lei e, soprattutto, i suoi cittadini.
Vie deserte. Code ai supermercati e alle farmacie. Milano è diventata la location di un film in perfetto stile “Virus Letale” in cui un virus sconosciuto attaccava una città della California decimando gli abitanti.
Un nemico invisibile che ha fermato non solo Milano, ma l’Italia ed il resto del mondo.
Un virus che ha portato dolore per le vittime e ingenti danni economici.
Con le industrie ed il commercio fermi, probabilmente il trend positivo che stava vivendo Milano nell’ultimo quinquennio è destinato a fermarsi. Il Pil aveva registrato un +9.7% rispetto al 2014.
Ma il 4 maggio è vicino, ci si avvia nella seconda fase Covid19 e seppure con molte incertezze qualche attività inizierà a riaprire.
Bisognerà attendere ancora qualche settimana o qualche mese per rivedere la Milano frenetica, la #milanodabere con la sua #movidamilanese.
Le abitudini dei milanesi cambieranno:
Saranno dei sacrifici, ma la città ricomincerà a vivere.
Una metropoli che nel 2019 si è posizionata al primo posto, per il secondo anno consecutivo, nella classifica stilata dal Sole24ore per qualità della vita.
Nel 2018 era al quinto posto nella classifica delle città più visitate al mondo merito anche del palinsesto della YesMilano, con eventi come il Salone del Mobile o la Milano Fashion week.
Solo un virus poteva fermarla.
Chi ha potuto in queste settimane ha continuato a lavorare in modalità smartworking. Altri si sono reinventati.
Aziende tessili hanno iniziato la produzione di mascherine protettive. Ristoranti si sono attrezzati per le consegne a domicilio attraverso app o effettuandole in autonomia.
I milanesi non si sono arresi e si stanno già attivando per ripartire.
C’è chi pensa a mettere in sicurezza il personale della propria azienda con tutte le misure necessarie. Chi, come bar e ristoranti, a reinventare i propri spazi per mantenere il distanziamento sociale.
Come sarà la vita dei milanesi nei prossimi mesi è difficile da immaginare, ma sicuramente l’operosità dei milanesi sarà in grado di fare rialzare la città nel più breve tempo possibile!
#andràtuttobene!
P.S. Anche il Concerto del Primo Maggio di Roma si è “adeguato” al Covid 19!