Milano sempre più come San Francisco e Roma dove la street art sta portando colore, e non solo, sulle pareti grigie dei palazzi.
Da qualche giorno sulla parete del condominio di Via Viotti 13 nel cuore di Lambrate, non lontano da Via Ventura, è apparso un nuovo murales.
A guardarlo sembrerebbe uno delle tante opere della street art: tanti colori, una balena, uno squalo, una piattaforma petrolifera e della plastica. Ma l’opera di Federico Massa in arte Iena Cruz , nativo milanese classe 1981, è uno strumento per migliorare la qualità dell’aria di Milano.
Esattamente avete capito bene!
Sostenitori del murales sono: il Worldrise, la onlus che tutela il mondo marino, l’Ocean Family Foundation e North Sails che ha avviato su Milano un progetto che ha coinvolto numerosi locali notturni per l’abolizione della plastica nei locali ( cannucce ad esempio ).
Ma partiamo dal significato del murales chiamato “Anthropoceano”.
Rappresenta il ciclo di vita della plastica, dalla nascita fino al suo impatto sull’ambiente e sulle “cicatrici” che la plastica lascia nel mondo marino. Già perché ricordiamo che tra le maggiori cause di morte degli “abitanti” del mare vi è proprio la plastica.
Passiamo ora ai materiali utilizzati per la realizzazione, nati grazie alla nanotecnologia a dimostrazione che arte, design ed innovazione sono sempre più legati a filo doppio.
La vernice utilizzata è l’Airlite, una pittura “mangia smog” in grado di ridurre dell’88% il biossido di azoto nell’aria. Per dirla con parole semplici : è una pittura che si attiva con la luce e mangia lo smog dell’aria.
Già, perché questo murales è un depuratore dell’aria, svolge il lavoro che farebbero alberi ad alto fusto piantati su una superficie di 300 mq.
Opere di questo tipo non sono una novità per Milano!
La City è da sempre attenta a migliorare la qualità dell’aria dei suoi cittadini cercando sempre nuove strade per ridurre lo smog, che soprattutto nel periodo invernale aumenta enormemente a causa dei riscaldamenti.
Questo realizzato da Cruz è il quarto murales mangia smog presente in città. Gli altri sono visibili in Corso Garibaldi, via Padova e Porta Romana.
La scelta del condominio di via Viotti è avvenuta attraverso la Call aperta qualche mese fa dal Wolrdrise dal titolo “ Candida il tuo muro”.
La posizione è strategica dal momento che il murales è vicinissimo alla Stazione dei treni di Lambrate e pertanto visibile anche dai viaggiatori.
Ma forse quel muro di Lambrate era destinato a Cruz dal momento che uno dei locali milanesi preferiti dall’artista si trova proprio a Lambrate ed è lo storico Birrificio Lambrate.
Anche questo murales contribuisce al progetto di riqualifica e rigenerazione urbana che da qualche anno sta coinvolgendo il quartiere di Lambrate. Arte, design ed innovazione sempre più legate nel progetto di riqualifica dei quartieri.
Non vi resta che venire a vedere il murales sotto al quale respirerete aria più pulita!
Negli ultimi anni il design degli hotel si sta rivoluzionando, diventando sempre più innovativo ed avveniristico.
Camere costruite con materiali biocompatibili ed in cartone. Hall trasformate in giardini tropicali come all’Hotel Jakarta di Amsterdam.
Hotel spaziali. Sono infatti iniziati da poche settimane i lavori per il primo hotel spaziale. La Stazione Von Braun ad Altaloma in California vedrà la luce nel 2025 quando saranno imbarcate le prima 100 persone.
Stanze con pareti mobili per creare spazi adattabili in grandezza a seconda delle esigenze e che trasformano il concetto del semplice Ostello a cui siamo abituati, questo secondo il progetto ideato dall’Innovation Lab del gruppo Accor.
Dal punto di vista tecnologico : stanze dove la TV, l’illuminazione ed il riscaldamento sono gestibili con il nostro smartphone.
Da questi presupposti potremmo dire che il motto dell’hotellerie per il futuro potrebbe sintetizzarsi nel “fare sentire a casa il cliente ma vietato farlo dormire in stanze asettiche, antiquate e tristi”.
Le più importanti catene di hotel hanno deciso di trasformare i loro spazi in vere e proprie mostre di design ed innovazione.
Il design dell’ospitalità, sta diventando uno dei settori più interessanti ed innovativi del mondo del design. Una branca in cui gli architetti e designer possono dare sfogo al loro estro e alla loro originalità.
In Via Ventura 6, è presente lo studio milanese di uno degli architetti più innovativi di questo settore : Simone Micheli.
Classe 1964 è oggi uno dei più apprezzati e ricercati architetti del design alberghiero nonché curatore di mostre internazionali.
Premiato a livello internazionale per opere come l’Atomic SPA per Exedra Boscolo Hotel o per il progetto degli interni ed illuminazione del Barcelò Milan, è anche l’ideatore di una delle mostre più interessanti ed importanti che anima ogni anno il Fuorisalone della Milano Design Week e che attira in via Ventura visitatori dal tutto il mondo.
La Mostra / evento intitolata “Hotel Regeneration” si sviluppa su gli oltre 4000 mq dell’ex-capannone industriale anni ‘20 di Officina Ventura 14 in via Ventura 14 che era sede della ditta Bombelli.
L’esposizione è dedicata al mondo dell’ospitalità, del contract ( l’arredamento fatto su misura per le aziende in questo caso gli Hotel).
Ogni spazio della mostra è ideato e curato da Simone Micheli e propone una serie di spaccati di stanze di Hotel realizzati dai migliori gruppi industriali italiani ed internazionali.
Ma Hotel Regeneration è molto di più di una semplice esposizione. In contemporanea alla mostra vengono organizzati incontri e dibattiti con i maggiori esponenti coinvolti nel settore dell’ospitalità : arredatori, designer, architetti, banche e costruttori.
Uno spazio in cui scambiarsi opinioni sulle tendenze future, sulla fruibilità degli spazi, ma anche un luogo per fare networking.
Quali saranno le novità del settore nel 2020 ? Quali novità presenterà Simone Micheli?
Aspettiamo la prossima edizione di Hotel Regeneration!
La redazione di Ventura Milano vi terrà aggiornati!
“Music lives here” questo il motto della Milano Music Week che si è aperta oggi e che si concluderà il 24 novembre.
Milano sempre più Music City!
Sono oltre 2700 eventi all’anno che generano un fatturato di oltre 49 milioni di euro e danno lavoro ad oltre 7000 persone.
La cosa non stupisce dal momento che, secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio di Milano, Monza, Lodi e Brianza, oltre il 20% delle imprese del settore musicale hanno sede in Lombardia.
La Milano Music Week sarà una settimana dedicata all’intera filiera della musica, dove oltre ad eventi live musicali, ci sarà la possibilità di dibattere su temi legati a questo settore.
Promossa dal Comune di Milano, Siae, Fimi, Assomusica la MMW è giunta oramai alla Terza Edizione e fa parte del palinsesto della Yes Milano.
I numeri dell’edizione di quest’anno sono impressionanti : 33 paesi coinvolti, 250 artisti, 300 eventi che si svolgeranno in 90 location.
Djset, live, Workshop e corsi di formazione sono alcuni degli eventi organizzati nella Milano Music Week 2019.
Tra gli artisti italiani possiamo citare Tiziano Ferro, Arisa, DJ-AX, Piero Pelù.
La settimana si è aperta questa mattina al Teatro Piccolo con l’evento che ha visto la presenza di Amadeus, direttore artistico dell’edizione 2020 del Festival di Sanremo.
Ovviamente Lambrate non poteva rimanere estranea a questa settimana.
La location che prende parte alla settimana dedicata alla musica è il Panificio Danelli, in Piazza Gobetti 8, panetteria storica di Milano premiata con il premio “Bottega storica del Comune di Milano e della Regione Lombardia”.
Nata come panetteria, oggi si è trasformata in locale multitasking : panetteria, caffetteria e locali per eventi.
Qui giovedì 21 novembre dalle 19.30 e fino a mezzanotte si sentiranno riecheggiare le note della musica black con “ Calamity Jade “.
Vinili che suoneranno musica afro, soul, jazz e disco e che vi faranno fare un viaggio temporale dagli anni ‘60 arrivando alle sonorità più futuristiche.
Quindi vi aspettiamo a Lambrate ! Per il palinsesto completo della manifestazione , consultare il sito www.milanomusicweek.it !
A Milano non ci si annoia mai. Si è aperta oggi la nona edizione della Bookcity Milano, la cinque giorni dedicata ai libri che si concluderà domenica 17 novembre.
Milano non è solo Fashion Week o Design Week, ma anche centro di produzione letteraria.
Questo è uno degli obiettivi dell’Associazione Bookcity Milano costituitasi nel 2016 e di cui fanno parte esponenti delle più importanti Fondazioni legate all’editoria e alla cultura: Fondazione Feltrinelli, Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e Fondazione Umberto ed Elisabetta Mauri.
La Milano Bookcity nata su idea del Comune di Milano, fa parte del palinsesto della Yes Milano il marchio di promozione della città.
Infatti nel 2012, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano decise di coinvolgere le case editrici in questo progetto per trasformare la città in una grande “biblioteca” o “fiera del libro”, con eventi, laboratori, workshop, letture di libri, rappresentazione di opere diffusi in tutti i quartieri della città.
Già perché nessun quartiere è stato escluso da questa ondata di libri e cultura.
Nei quartieri periferici quest’anno si svolgeranno oltre 100 eventi, a dimostrazione che la vita nelle periferie è sempre al centro degli interessi del Comune di Milano.
Anchei il quartiere di Lambrate verrà invaso dalla Book City Milano.
Il 15 novembre presso Nemiex Club in via Pitteri 8 dalle ore 22 si svolgerà Macbeth #unplugged , una versione underground dell’opera di Shakespeare.
Il 16 novembre saranno due le location coinvolte dalla cultura.
Dalle ore 10 presso la Scuola Mohole in via Ventura 5 ci sarà “Hackaton : promuovere il libro su Instagram”, tema perfettamente in linea con gli insegnamenti della Scuola Mohole. La scrittura ed i social media sono infatti due delle materie al centro dei corsi della scuola.
Alle ore 14 presso Redroom in via Conte Rosso 18, l’incontro “ Ricamo Pop con la Bombetta” con tema la Moda.
Questi alcuni degli eventi che fanno parte di un palinsesto ricchissimo. Per visionare tutti gli eventi basta andare sul sito della Bookcity Milano!!
La redazione di Ventura Milano vi terrà aggiornati!!
Mancano sei mesi alla Milano Design Week 2020, ma i distretti legati al Fuori Salone, o semplicemente Fuorisalone, sono già in fermento per una nuova edizione che si preannuncia ricca di tante novità.
La prima è la nascita di un nuovo distretto legato sempre al design e all’innovazione.
Alpha District, questo il nome, è stato presentato il 5 novembre nel Deposito Mele e si affiancherà ai già rinomati Tortona, Lambrate, Bovisa, Brera etc andando così a coprire quasi tutti i quartieri della città.
Le aree che gravitano sotto il nome di “Alpha District” sono Cagnola, Portello, Triennale e Fiera e come per gli altri distretti legati al Design ha una forte anima industriale. Il nome infatti non è stato scelto a caso. L’area del Portello era la sede della casa automobilistica Alfa Romeo.
Con la creazione di questo nuovo distretto prosegue il progetto del Comune di Milano di riqualificare e rigenerare ex-quartieri industriali.
Milano quindi sempre più regina del design con il Salone del Mobile ed il Fuorisalone.
Lo scorso 4 luglio 2019 al Base è stata presentatata, ma solo per gli operatori, l’edizione 2020 della Milano Design Week che si svolgerà dal 21 al 26 aprile 2020 e avrà come tema dominante la “ creatività femminile”.
Guardando i numeri del Fuorisalone dell’edizione 2019 si rimane stupefatti da come questo evento, nato spontaneamente nei lontani anni ’80, si sia espanso a macchia d’olio in tutta Milano acquisendo la stessa importanza del Salone del Mobile.
I distretti coinvolti nell’ultima edizione del Fuorisalone sono stati : 5vie, Bovisa, Brera, Centrale, Isola, Lambrate, Porta Venezia e Tortona.
Si sono registrati oltre 1350 eventi sparsi in oltre 950 location di ogni tipo: da ville storiche ad ex capannoni industriali, da installazioni a cielo aperto ad officine, con un indotto per la città di Milano che ha toccato ogni settore dell’accoglienza, dai bar ai ristoranti, dai taxi ai mezzi pubblici.
A fare da contorno ad esposizioni e workshop, si sono svolti eventi serali musicali che hanno animato ogni distretto.
Ed oggi si sta già mettendo in cantiere l’edizione 2020.
Alcuni distretti hanno già aperto la Call per cercare nuovi designer ed espositori.
A breve anche Ventura Milano aprirà la sua call, seguiteci sul blog e sui nostri profili social Facebook, Linkedin, Twitter ed Instagram per rimanere aggiornati!
Milano in novembre è la capitale del Jazz con Jazzmi!
Domani, 1 novembre 2019, inizierà la quarta edizione di Jazzmi, dieci giorni di eventi dedicati alla musica jazz sparsi per tutta la città di Milano.
L’evento, ideato da Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art in collaborazione con il Blue Note di Milano, è supportato dalla Regione Lombardia e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano.
Numerosi i partner coinvolti.
Intesa San Paolo, il Corriere della Sera e Radio Montecarlo per citarne solo qualcuno, oltre agli stessi spazi in cui si svolgerà questa dieci giorni musicale.
100 le location coinvolte,190 gli eventi di cui 80 ad ingresso gratuito.
Talenti emergenti e figure storiche del mondo jazz si affiancheranno sui vari palcoscenici per questa quarta edizione del Festival.
Obiettivo della manifestazione è quello di diffondere la cultura della musica jazz e di farla uscire dallo stereotipo di “Musica di nicchia”.
Per raggiungere lo scopo si sono voluti creare 7 percorsi differenti.
Così parallelamente ai concerti e seminari con critici ed esponenti della scena musicale, si sono affiancate proiezioni di film, laboratori per bambini, masterclass, mostre e presentazioni editoriali.
Ogni quartiere della città sarà coinvolto dalle note di Jazzmi dal momento che le location sono veramente numerose.
Dalla Triennale al Blue Note, dal Circolo Magnolia alla Santeria, dal Base all’Alcatraz queste alcuni dei palchi principali.
Anche il quartiere di Lambrate verrà invaso dalle sonorità della musica jazz, la location coinvolta è Osteria Milano in via privata G.Sbodio 20.
Giovedì 7 novembre alle ore 22.30 infatti ci sarà l’esibizione di “Giovanni Di Giacomo Quartet” un quartetto con un repertorio basato sul jazz americano dagli anni’50 ad oggi.
Questo è uno degli eventi ad ingresso gratuito!
Per maggiori informazioni su tutto il programma di questi dieci giorni all’insegna della musica jazz visitate il sito www.jazzmi.it
Sabato 5 ottobre nello Spazio Ventura XV in via Ventura 15 a Milano, si è aperta la Nikola Tesla Exhibition , mostra interattiva dedicata al famoso genio dell’elettricità.
L’esposizione, organizzata da Venice Exhibiton s.r.l. in collaborazione con il Nikola Tesla Museum di Belgrado, rimarrà aperta sino al 29 marzo 2020.
Occupa uno spazio espositivo di circa 1500 mq ed è la più grande mostra mai organizzata in onore di questo pioniere dell’elettricità.
Una esposizione che vuole raccontare l’intera vita di Tesla, le sue invenzioni e la rivalità con Thomas Alva Edison.
Nello spazio espositivo sono ricostruiti il laboratorio di Colorado Springs, dove nel 1899 riprodusse i fulmini artificiali, e la camera da letto n. 3327 nel New York Hotel, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Sono presenti riproduzioni di macchine di sua invenzione e moltissimi documenti e reperti.
L’elemento più “elettrizzante” è sicuramente un’attrazione finale da 2 milioni di volts.
Nato in un paesino della Croazia nel 1856, fu un ingegnere elettrico, un fisico e un inventore.
Curioso fin dall’infanzia, durante i suoi studi al Politecnico di Graz iniziò ad appassionarsi all’energia e all’idea di controllare la corrente alternata.
Mosse i primi passi nella ricerca del motore a corrente alternata a Budapest per trasferirsi poi negli Stati Uniti, nella società di Thomas Alva Edison.
Purtroppo, le sue idee furono immediatamente bocciate da Edison in persona, ma lui decise comunque di rimanere per proseguire nelle sue ricerche.
I progressi nelle scoperte arrivarono, insieme alle delusioni che lo portarono dopo solo un anno a licenziarsi dalla Edison Machine Works e a fondare la “ Tesla Arc Light Co.” .
Dopo i primi successi arrivò una nuova battuta di arresto : venne derubato ed estromesso dalla società che lui stesso aveva fondato e per sbarcare il lunario, si trovò a fare il costruttore di strade.
Ma la vita è un’altalena.
Arrivò la sua rinascita nel 1887 con l’imprenditore George Westinghouse, fondatore della Westinghouse Eletric Co. con cui trovò un accordo per l’utilizzo dei suoi brevetti legati alla corrente alternata.
Questo fu il periodo della «guerra della corrente elettrica» con il rivale Edison, a cui la mostra dedica un’intera sezione.
Questa guerra, nonostante i tentativi di screditamento da parte di Edison, vide uscire Tesla vincitore, perché fu innegabile il risparmio di energia generato dalla corrente alternata con conseguente diminuzione delle dimensioni dei cavi elettrici e quindi abbattimento dei costi.
La Westinghouse Eletric Co costruì in quegli anni, oltre 30 centrali elettriche e rifornì di energia 130 città. A questo punto l’ingenuità di Tesla per gli affari fece nuovamente capolino.
I soci di Westinghouse decisero di modificare l’accordo con l’inventore, il contratto venne annullato e a Tesla riconosciuto un modesto importo forfettario.
Ma Tesla non si fermò. Applicò i suoi brevetti alla trasmissione wireless di energia e fece una dimostrazione sbalorditiva per quegli anni : pilotò una barca telecomandata. A lui si deve l’invenzione del telecomando.
Dopo l’incendio del laboratorio di New York, nel 1899 si trasferì in quello nuovo di Colorado Springs dove proseguì i suoi esperimenti con l’utilizzo della “bobina di Tesla”.
Morì nel 1943 all’età di 86 anni.
I litigi per i brevetti sono proseguiti anche dopo la sua morte. Non possiamo non citare quello che ha attribuito a Tesla l’invenzione della radio ai danni del nostro inventore Guglielmo Marconi.
Il costo del biglietto è di euro 17,00 dal lunedì al venerdì, ed euro 18,00 sabato e domenica ed include una guida,
Gli orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 9.30 alle 20.30 (ultimo ingresso alle 19.30)
Se pensiamo a via Ventura e Lambrate come un grande laboratorio di arte, design e comunicazione, la Scuola Mohole era l’elemento mancante nel Distretto.
Approdata in via Ventura 5 nel 2015, occupa oggi 2500 mq degli spazi che erano la sede della Faema, storica azienda produttrice di macchine per il caffè.
Mohole nasce come laboratorio di linguaggio nell’ormai lontano 1998 su idea di Cosimo Lupo e Vito Longo, ma il nome fu trovato soltanto nel 2004.
Era uno spazio di 40 mq in Piazzale Susa a Milano, in cui confluivano idee e progetti, in cui le varie arti si influenzavano a vicenda.
Con la continua crescita, il passaggio da semplice laboratorio a scuola di formazione era inevitabile e così, nel 2005, il laboratorio diventa una Factory che conta oggi circa 700 studenti all’anno, seguiti da circa 100 professori.
Vi starete domandando il significato della parola “Mohole”.
Mohole è un personaggio non realizzato di Italo Calvino a cui i fondatori di questa scuola hanno voluto dare un’anima, una voce.
Mohole è un laboratorio in continua evoluzione che racchiude e sviluppa tante forme di comunicazione.
Quindi, definire la Scuola Mohole come la classica scuola di “ Arti applicate” o “Scuola di Comunicazione” sarebbe troppo riduttivo.
Film, comunicazione e storytelling sono le materie base di questa scuola, che danno origine ad altri corsi di durata breve o lunga.
Si spazia dal filmaking alla recitazione, dal 3DAnimation al fumetto, dal web al mondo social, dalla scrittura di un blog o presentazione aziendale alla sceneggiatura, senza tralasciare la fotografia
Proprio perché Mohole non è la solita scuola di comunicazione, ma una scuola che vuole uscire dai classici schemi della didattica e permettere ai propri studenti di “tirare fuori” il meglio delle proprie capacità, l’insegnamento è articolato in lezioni attive, workshop e laboratori.
Inoltre va segnalato che Mohole offre ai propri studenti un servizio post corso unico e di grande valore : il servizio di “Job e Stage Placement”, un supporto completo per entrare nel mondo del lavoro.
Grazie a questo caleidoscopio di corsi e attività , la Scuola Mohole rappresenta uno dei players più innovativi e attivi del Distretto.
Ha partecipato con workshop e mostre alla Lambrate Design District, il Fuorisalone di Lambrate che attira ogni anno circa centomila visitatori, ma anche alla Milano Digital Week , la settimana della Yes Milano dedicata al mondo digital.
La scuola Mohole si integra perfettamente nel quartiere che è sempre in continua evoluzione ed influenzato dal mondo dell’arte e del design in ogni settore.
Volete visitare questa scuola perché le arti e la comunicazione sono il vostro mood ?
Il 10 ottobre ci sarà un Open Day ! Visitate il sito https://scuola.mohole.it/ per maggiori informazioni!
Ventura Milano sarà presente con la sua redazione!
P.s. Un’altra scuola unica a Lambrate e a Milano è la The Britsh School of Milan! Scoprite di più cliccando sul link!
Raccontare la storia della Bombelli s.p.a., vuol dire scrivere un capitolo prestigioso della storia della Lambrate industriale
La Bombelli fu fondata nel 1889 da Angelo Bombelli ed era specializzata in opere di ferro battuto e strutture metalliche.
Nata in Viale Monza, nel 1929 si trasferisce in via Ventura 14.
Risalgono al 1935 i capannoni con le capriate in ferro ancora esistenti.
Non è possibile girare per Milano o Roma e non trovarsi di fronte le opere realizzate da questa eccellenza dell’imprenditoria italiana che già nel 1914 dava lavoro ad oltre 200 dipendenti.
Elencare tutte le opere costruite è impossibile, la Bombelli ha partecipato alla realizzazione delle più belle ed importanti opere in ferro battuto d’Italia.
Ne citiamo qualcuna ?
A Milano, l’arcata principale della Stazione Centrale di Milano alta 72 mt e larga 321 che resta ancora oggi la più grande realizzata in Italia oppure la Torre del Parco ( Torre Littoria ) in Parco Sempione.
A Roma, la struttura di metallo della Stazione Termini, il cancello dell’Altare della Patria che con il suo innovativo sistema di carrucole per la salita e la discesa rappresentava per quei tempi un’innovazione tecnologica.
Sempre a Roma, la Bombelli ha costruito il primo osservatorio astronomico di Monteporzio Catone e a seguire tutti gli osservatori italiani.
E come non citare le sedi italiane delle Banca d’Italia?
Tutto questo accadeva fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Negli anni post bellici, le tecniche di costruzione ed il design architettonico cambiano e nelle facciate l’alluminio prende il posto del ferro battuto.
La Bombelli non può non rimanere al passo con i tempi e si adegua al cambiamento affiancando l’alluminio al ferro battuto.
Di questo periodo sono il Grattacielo Galbani e gli uffici della Fiera Campionaria a Milano, ma possiamo affermare che gran parte dei palazzi edificati in quegli anni con la facciata in alluminio, sono stati costruiti dalla Bombelli.
Ma la Bombelli è sempre in continua trasformazione!
Negli anni ’70 si attua una nuova trasformazione produttiva : la costruzione dei primi sgombraneve, di cui ancora oggi la Bombelli è un playmaker importante, e delle macchine per la nettezza urbana.
Ed infine arriviamo ai giorni nostri.
Questa eccellenza indutriale segue i tempi che cambiano ed oggi si è scissa in due realtà produttive :
Le sedi non sono più in Via Ventura, ma a Segrate e Varedo , ed il vecchio capannone anni ’30 viene utilizzato per eventi e mostre.
“Offcina Ventura 14”, questo il nome dato all’ex capannone industriale, è uno degli spazi più importanti e visitati durante la settimana del Design.
Diciamolo, un capannone con una storia industriale di 130 anni non poteva essere trasformato in un palazzo residenziale!
Un vagone di un treno anni ’30 trasformato in un bar non è una novità a Milano, ma “Il Vagone” creato da Cascina Biblioteca non è il classico bar.
E’ un’iniziativa di cooperazione ed inclusione sociale, gestita da persone speciali.
Cascina Biblioteca è una cooperativa sociale che ha come Mission quella di aiutare le persone che presentano delle fragilità, trasformando le loro “debolezze” in risorse.
Ha sede in una vera e propria cascina lombarda del 1200, ristrutturata a fine degli anni ’70 dal Comune di Milano che l’aveva acquistata intorno agli anni ’60.
L’indirizzo preciso è via Casoria 50, nei pressi del Parco Lambro.
Ma in che modo trasformano queste debolezze in risorse ?
Semplicemente, inserendo queste persone speciali nel mondo del lavoro, dando loro l’opportunità di non essere emarginati da una società frenetica e spesso poco ben disposta ad aiutare persone con disabilità.
Ecco quindi l’idea di trasformare un vagone di un treno in un bar e posizionarlo in mezzo al verde.
Un Bar aperto a tutti, piccoli e grandi, dove poter bere una birra con amici oppure un caffè lavorando al pc e utilizzando la connessione wifi free.
Dove organizzare eventi, feste private e serate di intrattenimento di musica live, dove leggere libri grazie al servizio book sharing.
Uno spazio polifunzionale che vuole essere un luogo di aggregazione e di inclusione per gli abitanti del quartiere e non solo, ma soprattutto un luogo dove dare lavoro a persone con delle disabilità.
Cascina Biblioteca non è nuova ad attività di questo tipo.
Le loro attività lavorative di inserimento sono svariate : dall’apicoltura alla manutenzione del verde, dalle scuderie a lavori di edilizia.
Tutto l’anno organizzano eventi per creare inclusione coinvolgendo anche anziani e bambini.
Quindi voi cosa aspettate a provare questo luogo magico ?
Se questa notizia vi ha interessato, leggete l’articolo su A.QU.A. Srl – Assistenza Quotidiana Anziani e Assistenza Domiciliare !
Il Fuorisalone si svolge fin dal 1980 in parallelo al Salone Internazionale del Mobile, e nel corso degli anni ha acquistato sempre più importanza, contribuendo a portare la Città di Milano al centro del design mondiale.
Sono eventi, installazioni, conferenze che si svolgono per la città durante la settimana del Design.
Secondo dati ufficiali rilasciati dal Comune di Milano, l’edizione del 2019, con oltre 1300 eventi, ha avuto più di 300000 utenti provenienti da tutto il mondo con un indotto per la città di oltre 19 miliardi .
Salone e Fuorisalone sono la Milano Design Week, l’evento più importante al mondo per il Design.
Fu la rivista “Interni”, nel lontano 1991, a consacrare il Fuorisalone a livello internazionale, dedicandogli una guida apposita nel momento in cui gli eventi che si svolgevano in città erano in crescendo sia per quantità che per importanza.
A dire il vero, è stata proprio “Interni” a coniare il logo “Fuorisalone” e “ Milano capitale del Design”.
Dal 2003 la guida ufficiale dell’evento è Fuorisalone.it che ha lo scopo di supportare gli organizzatori e le aziende attraverso la promozione e la comunicazione degli eventi.
Il Fuorisalone si svolge in varie zone della città, e dal 2010 vede coinvolto anche il quartiere di Lambrate.
Le vie calde sono : Via Ventura, da cui ha avuto origine il Lambrate District, Via Massimiano, Via Conte Rosso e Via Sbodio.
La “Brooklyn Italiana” , epiteto del Distretto di Lambrate, ospita nei suoi spazi ex-industriali un caleidoscopio di designer di ogni nazionalità.
Dai 30000 visitatori della prima edizione del 2010 si è arrivati ai 100000 dell’edizione del 2019, su circa 13000mq di area espositiva.
Sicuramente nel corso degli anni il Distretto è diventato tra i protagonisti indiscussi del Fuorisalone, merito della cooperazione di tutti gli operatori del quartiere : designer, architetti, scuole di grafica per citarne qualcuno.
Innovazione, creatività e sperimentazione sono gli elementi alla base del Fuorisalone di Lambrate, il tutto rappresentato in eventi di ogni tipo.
Già perché la caratteristica del Fuorisalone è proprio quella di presentare le novità di design e di arredamento fuori dai classici “schemi” della Fiera.
La settimana del Design nel distretto Ventura Milano si anima con mostre, workshop, conferenze e party fino a tarda notte, il tutto per catapultare i visitatori in uno scenario unico : un ex quartiere industriale trasformato in un’isola del design.
Ogni spazio viene coinvolto e utlizzato durante la settimana la settimana.
Ex capannoni industriali diventano sede di esposizioni di design per hotel, autofficine convertite in showroom, giardini privati e terrazze trasformati in location per party con lo scopo di creare opportunità per nuove connessioni tra artisti ed imprenditori.
L’edizione del 2020 si svolgerà tra il 20 ed il 26 aprile.
Ventura Milano vi terrà aggiornati!