Fuorisalone.it non ha lasciato a bocca asciutta gli appassionati del design e gli addetti ai lavori in questo 2020 segnato dalle limitazioni per l’emergenza Covid.
Si è conclusa infatti ieri la prima edizione del Fuorisalone Digital iniziata il 15 giugno 2020 e durata 7 giorni.
Dopo l’annullamento del Salone del Mobile, Studio Labo, promotore e organizzatore del Fuorisalone, ha iniziato immediatamente a studiare una soluzione per non abbandonare i designer e le aziende che esponevano nei vari distretti del design.
Una soluzione che rimarcasse anche l’unicità del Fuorisalone rispetto al Salone Del mobile. Certo insieme formano la Milano Design Week ma ognuno è dotato di vita propria.
La risposta è venuta dal digitale.
La tecnologia e le varie piattaforme pensate per fare conference call e dirette hanno aiutato non solo il design a non arrestarsi completamente ma anche altri settori.
Microsoft Teams o Zoom per citare i più utilizzati, hanno reso possibile sia il completamento dell’anno scolastico e sia alle aziende di fare riunioni virtuali e proseguire nelle attività lavorative. Persino il Governo ha utilizzato le piattaforme per dialogare contemporaneamente con tutte le Regioni.
E così anche il Fuorisalone si è rivolto al digitale per l’edizione 2020.
Precisiamo, il Fuorisalone Digital non potrà mai sostituirsi a quello vero. La fisicità nel vedere dal vivo le opere dei designer, lo stupore per le novità non avranno mai lo stesso effetto di una presentazione live.
Ma Fuorisalone digitale ha permesso alle aziende di continuare a mantenere il contatto con i clienti e con gli appassionati di design bypassando il contatto fisco.
Studiolabo ha mostrato l’ingegno dell’Italia e di fianco al sito www.fuorisalone.it e al magazine , ha ideato 2 nuovi mezzi di comunicazione :
A questi hanno aggiunto due nuovi canali :
Come c’era da aspettarsi anche questa edizione è stato un successo.
Oltre 300 le aziende che vi hanno partecipato, 30 ore di live talks, più di 200 video on demand e 25 webinar.
Fuorisalone.it ha pensato a questi nuovi strumenti digitali per parlare di design durante tutto l’anno e non si vuole sostituire al Fuorisalone tradizionale ma lo affiancherà sicuramente nelle edizioni future.
Attendiamo quindi l’edizione 2021 !
Sin dalla fine dell’800 il quartiere di Lambrate si è contraddistinto per la presenza di importanti industrie. L’Innocenti, la Faema e la S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli con lo stabilimento in via Pitteri 89.
Fondata nel 1897 con un capitale sociale di 3.500.000 di lire, i nostri 15 milioni di euro, aveva come core business tutto quello che era inerente alla massicciata stradale.
Compressori stradali a vapore, attrezzi, macchine per catramare le strade e gli sgombraneve.
L’aumento della crescita urbana, la ristrutturazione dei centri storici delle città ed il necessario miglioramento della qualità delle strade hanno permesso all’azienda di svilupparsi velocemente in quegli anni.
Inoltre, l’incremento del traffico e l’interramento di gran parte delle tubazioni di gas, degli scarichi delle acque e dei cavi del telefono sotto il manto stradale hanno obbligato le città a riasfaltare le vie utilizzando materiali più elastici rispetto alle pietre.
Alla Mostra Stradale del 1911 la S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli è considerata una delle aziende più innovative nel panorama industriale avendo il merito di avere iniziato e spinto l’adozione della cilindrata a vapore.
Viene riconosciuta come una delle aziende portatrici dei grossi miglioramenti alla viabilità e non a caso diventa una delle realtà industriali più coinvolte nella costruzione delle nuove vie di Milano degli anni ‘20 e ‘30.
L’Ing.Emilio Gola diventa uno dei massimi esperti del periodo in tema di manto stradale.
Insegna alla scuola per cantonieri stradali presso la Società umanitaria, l’istituto filantropico fondato a Milano nel 1893.
Scrive tre manuali tra il 1926 e il 1933 con tema la manutenzione del manto stradale.
Supporta la riqualifica del quartiere di Lambrate finanziando in parte la costruzione della nuova Chiesa di San Martino in via Canzi.
Su una colonna all’interno della Chiesa troviamo inciso proprio il nome della Famiglia Gola.
Con il passare degli anni l’azienda si è ingrandita.
Allo stabilimento di Lambrate si aggiungono quello di Bisuschio e di Muggianico. Viene aperta una sede a Bari.
Ma sul finire degli anni ’60 arriva una svolta nella storia della S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli, merito di uno splendido matrimonio d’amore tra vicini di casa.
Infatti, una figlia dell’Ing.Gola si innamora di uno dei figli della Famiglia Bombelli che viveva nella Villa in stile liberty situata all’incrocio tra via Ventura e Via Massimiano non lontanto da Via Pitteri.
E così anche le due realtà imprenditoriali si sposano.
Tra il 1967 ed 1968 tutti i brevetti e i progetti degli sgombraneve e macchine per la nettezza urbana sono comprati dalla ditta Angelo Bombelli che aveva sede in Via Ventura 14 che ne porta avanti la produzione
Successivamente lo spazio dello stabilimento ” S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli “passa in mano alla Franzosini srl , azienda di traslochi nata nel 1845 ed in seguito al suo trasferimento fuori Milano l’area diventa oggetto di una grossa riqualifica urbana.
E’ quasi terminata infatti, la costruzione dei due palazzi residenziali della “Cohabitat Lambrate”.
104 appartamenti circondati da un area verde e che guardano sulla casa ancora esistente della Famiglia Gola.
Un progetto che si sposa perfettamente con la riqualifica del distretto di ” Lambrate – Ventura Milano” iniziato negli anni 2000.
La redazione Ventura Milano vi racconterà altre storie industriali del quartiere! Continuate a seguirci!