Heineken Italia, in collaborazione con la Liuc Business School di Castellanza, ha scelto il quartiere di Lambrate come sede della prima Università della Birra.
L’Università, aperta a maggio 2019, ha sede in via Canzi 19 e occupa oltre 1000 mq di una ex tipografia riqualificata, contribuendo così al progetto di rigenerazione urbana che ormai da un decennio sta coinvolgendo il quartiere di Lambrate.
Obiettivo del centro formativo è quello di diffondere la cultura della birra accrescendo le competenze di chi opera già nel settore o di chi ha intenzione di aprire un’attività.
L’Università si rivolge ai gestori e allo staff dei locali di consumo, al personale Heineken, a operatori della grande distribuzione come buyer o responsabili commerciali.
L’offerta formativa è organizzata su tre indirizzi: cultura birraia, competenze commerciali e competenze manageriali con il Know-how della Liuc Business School.
Lezioni pratiche si alternano alle teoriche e si svolgono nella sala della spillatura o nella sala per lo studio delle materie prime o nella zona workshop.
A completare il tutto all’interno dell’ Università della Birra è stato creata una zona coworking utile per fare anche networking.
Ai meno informati potrà sembrare inusuale la scelta di Heineken di aprire l’università in Italia e non in un paese dell’Est dove i consumi sono maggiori.
Invece il settore della birra nel nostro paese presenta una crescita tra le più alte rispetto agli altri membri della Comunità Europea.
I dati di Assobirra dei primi mesi del 2019 sono impressionanti: la vendita di birra è cresciuta ogni mese da gennaio 2019 del 2/6 % rispetto agli stessi mesi del 2018 (unica eccezione il mese di maggio ).
Seppur nel nostro Paese il consumo pro-capite si ferma ai 33 litri ( il primo gradino del podio è occupato dalla Repubblica Ceca con circa 138 litri ), l’Italia nel 2018 ha registrato un incremento della produzione brassicola di oltre il 21% superando così Ungheria e Repubblica Ceca, piazzandosi al nono posto per volumi di produzione e al quinto per numero di birrifici.
Guardando il mercato italiano, la Lombardia è tra le zone con il più alto consumo di birra e soprattutto di produzione!
Sostegno al settore viene dato loro dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano con la sponsorizzazione ed organizzazione di numerosi Festival della Birra.
Stanno quindi cambiando le abitudini degli italiani sul consumo della birra, non solo una bevanda da dopo cena, ma anche da accompagnamento ai pasti.
Lo sapete che uno dei birrifici artigianali ( produzione e vendita ) più famoso in Italia si trova proprio a Lambrate ?
La redazione di Ventura Milano ve ne parlerà nel prossimo articolo!
L’Home Design ed il design sono diventati temi interessanti anche dal punto di vista fieristico, prova ne è l’alto numero di Fiere che hanno per leitmotiv il design e che oramai si svolgono in ogni dove ed in ogni quando.
Definirle fiere però è molto restrittivo. Si tratta infatti di eventi che “stravolgono” la vita delle città in cui hanno sede. Attorno alle esposizioni, installazioni, workshop, dibattiti e talk si organizzano party, concerti e cene allo scopo di creare momenti di networking e che coinvolgono anche i non addetti ai lavori.
Ma quante sono le fiere legate al design ? Veramente tante, in alcuni mesi se ne contano anche oltre sei. Sono ormai tantissime le città grandi e piccole di tutto il mondo che ospitano almeno una volta all’anno un’esposizione legata al design. Ovviamente alcune fiere hanno un richiamo mediatico ed internazionale più grande, altre meno, ma quest’ultime non sono da sottovalutare in quanto spesso nelle piccole mostre o nei Fuorisalone si scoprono nuove stelle del design.
Visitarle o partecipare a tutte che siate voi espositori o visitatori risulta essere veramente complesso in quanto spesso si accavallano.
Ma quali sono le fiere tra cui scegliere?
Ventura Milano ha deciso di presentarvi mese per mese le principali esposizioni in Italia e nel mondo.
Se pensate che il primo mese dell’anno sia un mese sabbatico e tranquillo per il design in virtù delle festività natalizie, beh vi state sbagliando di grosso.
Dal 7 al 10 gennaio 2020 a Francoforte si svolgerà la cinquantesina edizione di Heimtextil . Oltre 3000 espositori parleranno di tessuto. Tessuto per l’arredamento, per il contract e per la casa.
Sempre il tessuto è al centro della fiera Domotex di Hannover dal 10 al 13.
Se siete interessati al design nordico la vostra città è Stoccolma con Formex dal 14 al 17 gennaio.
Vi state domandando “ ma dall’altra parte del mondo non succede nulla?”. Tranquilli. Toronto ospiterà Interior Design Show dal 16 al 19 gennaio.
La Fiera più importante d’inizio anno del Nord Europa invece si svolgerà a Cologne dal 13 al 19 gennaio. 1100 espositori, 150 mila visitatori e oltre 245 mila mq quadrati di area espositiva, questi sono alcuni numeri dell’IMM Cologne. Designer, buyer e architetti si incontreranno qui per anticipare e discutere le tendenze del nuovo anno e presentare le novità.
In contemporanea a Cologne Parigi ospiterà il Nord Villepinte Maison & Objet dove dal 17 al 21 gennaio la casa, l’arredo e l’illuminazione saranno come ogni anno il tema principale.
Il primo mese del 2020 si concluderà a Milano presso la Fiera di Rho con l’Homi ( ex Macef ). Tema principale la casa. Di particolare interesse la sezione “Living Habits” dedicata a cucine, tavoli, sedie e illuminazione.
Insomma, la strada per arrivare al Fuorisalone 2020 è ancora lunga e costellata di fiere!
Quali saranno le Fiere di Febbraio 2020 ? Leggete l’articolo cliccando sul link!
E’ realtà : i monopattini elettrici tornano a Milano!
Milano è stata tra le prime città italiane a dotarsi dello sharing di monopattini elettrici seguendo l’onda di altre capitali europee come Parigi e Berlino.
Ad agosto però lo stop del Comune di Milano voluto per regolarne la circolazione ed il noleggio.
Finalmente con il mese di dicembre i monopattini elettrici tornano a scorrazzare per Milano. Si è completata la disposizione della segnaletica con lo scopo di indicare e delimitare le zone in cui la circolazione è ammessa e sono state indicate una serie di regole da rispettare sia per i gestori che per gli utilizzatori.
La Giunta Comunale il 28 di ottobre 2019 ha indetto un bando per i veicoli a micromobilità elettrica come scooter, biciclette e appunto i tanto incriminati monopattini.
Il bando per i monopattini è stato vinto da Wind Mobility, Bit Mobility e dalla sede italiana della Helbiz che in verità aveva già attivato il servizio di sharing in agosto.
I monopattini in circolazione saranno circa 2200, ovvero 750 a gestore.
La giunta comunale non è mai stata contraria all’utilizzo dei monopattini elettrici per spostarsi in città. Da sempre ha incentivato tutti i servizi di sharing mobility, soprattutto ecologici, in grado di ridurre lo smog cittadino , ma non aveva ancora dettato un regolamento per l’utilizzo di questo nuovo mezzo.
Basta soste selvagge in ogni dove, basta scorrazzare su binari o sui marciapiedi. Il Comune ha stabilito una serie di regole da rispettare.
Per garantire il rispetto del regolamento, il Comune di Milano ha stabilito delle clausole economiche per i gestori:
Va precisato che l’introduzione di queste tasse riguarda anche i gestori di bike sharing e moto sharing.
La tassa di informazione sull’uso euro 10,00 all’anno per ogni mezzo vale anche per le biciclette e si innalza ad euro 100,00 per gli scooter dove però è inclusa anche la tassa di occupazione del suolo pubblico. La fideiussone per le moto è di euro 50,00 e dal 1 gennaio 2020 il servizio di sharing delle moto è concesso solo ai mezzi elettrici.
Milano con i numerosi servizi di sharing mobility è sempre più una città rivolta alla tutela dell’aria dei suoi cittadini e alla riduzione del traffico!
Se facessimo un balzo indietro di oltre tre secoli ci troveremmo in una Lambrate ben diversa da quella di oggi. Niente palazzi di cemento o strade asfaltate. Niente traffico o smog, solo tantissimo verde. Troveremmo il fiume Lambro e poche dimore appartenenti a famiglie aristocratiche. In questo contesto furono costruite la scomparsa Villa delle Rose di proprietà dei Borromeo ( fine ‘500), Villa Folli in Via Dardanoni e Villa Busca Serbelloni.
Villa Busca Serbelloni, situata in Via Rombon 41, sulla strada che una volta collegava Lambrate superiore a Lambrate inferiore, è una villa ancora oggi privata aperta soltanto nel periodo del Fuorisalone o dell’Open House. Fu costruita a fine ‘700 da Ferdinando Busca Serbelloni, che scelse Lambrate come luogo di vacanza.
La residenza mantiene ancora oggi la sua struttura architettonica originaria anche se dell’immenso giardino è rimasto molto poco, colpa di piani regolatori che hanno permesso la costruzione attorno alla villa di numerosi palazzi residenziali.E’ soprannominata “la Palazzetta” oppure la “ Garibaldina” in quanto nel 1862 ospitò Garibaldi di ritorno a Milano dopo molti anni di assenza.
Oggi non vi vogliamo parlare della storia della villa, ma dell’attività imprenditoriale che viene svolta all’interno : la produzione di chitarre elettriche in alluminio.
Villa Busca Serbelloni infatti è la sede della Noah Guitars.
Non si potrebbe mai pensare che una villa così classica fa da culla a dei veri e propri capolavori della liuteria non tradizionale. Un’eccellenza del Made in Italy o potremmo dire del Made in Lambrate, perché non stiamo parlando di chitarre tradizionali ma di chitarre elettriche d’alta gamma.
Nel 1993 l’architetto Renato Ruotti decise di esaudire il sogno del suo amico Giovanni Melis e di produrre una chitarra elettrica innovativa. Dopo aver analizzato tutti i materiali possibili e non trovando un legno adatto, decise di utilizzare l’alluminio in quanto garantiva un’acustica perfetta.
Fu chiamato per la realizzazione Mauro Moia che da sempre lavorava l’alluminio e così, nel 1996, fu realizzata l’Ammiraglia. Un connubio tra due strumenti tradizionali come il Fender Telecaster e la National Style O ma costruita con tecniche e materiali innovativi. Infatti, grazie ai moderni metodi di progettazione CAD, lo scovo del body è stato ricavato da un unico blocco di alluminio.
Stiamo parlando di chitarre o bassi, prodotte in pochi pezzi, e possedute dai più grandi musicisti o esperti di chitarre. Ne possiedono una : Bruce Springsteen, Lou Reed, Sting, Ben Harper per citare alcune star internazionali. Per quanto riguarda le star del nostro paese abbiamo : Jovanotti, NEk o Saturnino. Ma anche semplici appassionati come Claudio Amendola o Renzo Rosso.
Con il passare degli anni Melis decise di uscire dalla compagine sociale ed al suo posto nel 2016 fece l’ingresso Marco Pancaldi che mise all’interno dell’azienda tutta la sua esperienza e l’orecchio di musicista e diede il via alla produzione della nuova linea Nu Noah.
Sembra incredibile! Una villa classica al cui interno si producono chitarre elettriche innovative, ma in realtà la cosa non deve stupire, Lambrate è uno dei quartieri più innovativi e dall’animo industriale di Milano!
Oggi Ventura Milano esce dai confini del distretto di Lambrate per parlarvi di A.QU.A. Srl – Assistenza Quotidiana Anziani società che offre a tutta la città di Milano e provincia servizi legati all’assistenza domiciliare non solo degli anziani.
A.QU.A. Srl – Assistenza Quotidiana Anziani è una società attiva sul territorio lombardo dal 2006 ed è accreditata con Regione Lombardia e convenzionata con il Sistema Sanitario Regionale, in particolar modo collabora da diversi anni con le ATS di Milano, Monza Brianza, Varese e Como.
Da anni A.QU.A è precursore di una modalità di presa in carico globale dell’anziano e del suo “sistema-famiglia” e, in un processo di evoluzione continua, ha messo in luce il bisogno di accoglienza e di umanizzazione del malato.
Le buone prassi della società garantiscono un’integrazione dell’ambito psicosociale e di quello sanitario in modo tale che si uniscano e si arricchiscano a vicenda al fine di migliorare la qualità finale dei servizi territoriali proposti.
A.QU.A. si occupa dell’assistenza domiciliare di pazienti adulti e/o anziani malati, dimessi da un ricovero ospedaliero e desiderosi di rimanere al proprio domicilio. Le settimane o i mesi immediatamente successivi alla dimissione ospedaliera sono una vera e propria sfida in cui il paziente e la sua famiglia devono porre le basi per riprendere, gradualmente, la vita di tutti i giorni e riconquistare l’autonomia fisica e mentale che la patologia acuta può avere intaccato.
A.QU.A è in grado di offrire ai propri utenti una molteplicità di servizi di varia natura tra cui servizi di tipo sociale, sanitario e sociosanitario finalizzati alla presa in carico globale a 360° della persona malata e/o anziana e del suo sistema familiare di riferimento.
Tutto ciò permette la creazione di progetti assistenziali personalizzati che possono usufruire di molteplici strumenti per dare risposte concrete alle famiglie al cui interno vivono malati in difficoltà e, non solo, anche a tutti quegli anziani che vivono in solitudine la propria quotidianità.
La proposta domiciliare di A.QU.A prevede i seguenti interventi:
Tutti i servizi sono proposti in ottica sistemica e multifattoriale, cioè dedicata all’intera famiglia, al fine di porre le basi per una nuova organizzazione della vita quanto più autonoma possibile.
In quest’ottica si mette in luce come A.QU.A risulti essere un’azienda in grado di proporre un’offerta assistenziale coraggiosa e al giorno d’oggi diventa sempre più importante poter offrire alla collettività un punto di riferimento che offra una vasta gamma di servizi e che permetta una presa in carico complessiva che sappia essere flessibile per quelle che sono le mutevoli esigenze dei pazienti ma soprattutto delle loro famiglie.
Per avere maggiori informazioni visitate il sito di A.QU.A oppure il loro profilo Facebook! La sede principale è in Via Ponale, 66 a Milano.
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